pranayama

Diaframma, un secondo cuore

Gli apneisti conoscono bene l’importanza del respiro, noi che viviamo costantemente sulla terra ferma no, da loro dovremmo imparare le tecniche da usare naturalmente nella nostra vita di tutti i giorni o più semplicemente potremmo dedicare qualche minuto ogni giorno all’antica arte del PranAyama, l’espansione del respiro vitale, riscoprendo non solo i benefici ma anche il sano gusto di inspirare, restare in quell’istante naturale di ritenzione e poi espirare, buttare fuori tutta l’anidride carbonica ed insieme tutto ciò che di negativo pervade il nostro corpo.

Condividevo il pensiero sull’importanza del respiro e del diaframma con un collega coach, un ex atleta del Triathlon, un Iron Man! Costante, calmo, lungo e profondo mi ha detto, in pratica consapevole. Chi meglio di un praticante di sport estremi può sapere la differenza che fa avere non solo il fisico ma anche il saper usare ogni singolo organo del proprio corpo con consapevolezza, basterebbe anche solo questo per virare verso la salute!

Certo tutti respiriamo ma quasi nessuno di noi lo fa con consapevolezza e soprattutto sfruttando appieno la nostra capacità non solo polmonare ma dell’intero busto, sfruttando quella cupola posta alla base delle nostre costole

Sdraiatevi o sedetevi, chiudete gli occhi e provate a portare una mano sull’addome ed ascoltate il vostro respiro, lo sentite scendere in basso, sentite che il vaso si riempie oppure no? Beh potrei dirvi che se si ferma prima, se resta bloccato al centro delle costole, se è corto allora

E’ il respiro che ci pervade quando siamo preda di emozioni forti, quando siamo agitati, ansiosi, impauriti, quando non viviamo in profondità, quando l’apnea la portiamo fuori dall’acqua, nel nostro quotidiano

Lento, cosciente, calmo e profondo, questo riporta la calma, questo ci permette di rilassarci, di ossigenarci a dovere, di vivere le situazioni con un focus

La cupola, il diaframma, in realtà è sempre coinvolta nella respirazione, ma possiamo farla espandere come i tentacoli di una medusa o lasciarlo strizzato come una spugna, favorendo tensioni e dolori nella parte superiore della schiena.

Il “cuore diaframma” batte all’incirca 23.000 volte al giorno, mi sono fatta aiutare da due cari amici medici, la D.ssa Di Maio ed il Dott Formica, questo secondo cuore ci agevola nel migliorare l’ossigenazione di tutti i nostri distretti. La particolarità del respiro diaframmatico non è solo data dal fatto che pompa più ossigeno, che spinge, attraverso la vena cava, sangue ricco di tossine favorendone l’eliminazione, ma ci aiuta a scaricare la tensione di collo e spalle, ci aiuta ad assumere una postura corretta ed infine la nostra voce è più chiara, nitida, con buona pace di Udana Vata, insomma se volete far ascoltare la vostra voce, le vostre ragioni e vivere la vita a pieno e fino in fondo sfruttate tutte le potenzialità del vostro corpo, imparando cosi a controllare anche la compressione di fegato, milza ed intestini

Add A Comment